Alice e Ludwig: le origini di Aleksandra

La vita travagliata dei genitori dell’ultima zarina di Russia

Ognuno di noi affonda le proprie radici nella famiglia, a volte sono solide, altre meno, alcune radici sono strettamente collegate fra loro, altre no; resta il fatto che ognuno di noi deve molto al nucleo in cui si nasce.

Dopo aver trattato a lungo di Alix abbiamo deciso di chiudere con una puntata sui suoi genitori: Ludwig d’Assia e Alice del Regno Unito. Due figure non centrali nella scena politica europea del tempo, ma fondamentali per Alix e per i suoi fratelli.

Profondamente diversi, Alice e Ludwig condussero un matrimonio burrascoso, fatto di alti e di bassi dati dai colpi che la vita inflisse loro più di una volta, eppure rimasero insieme fino alla morte uniti dal mutuo rispetto.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
Musiche usate per la puntata:

Entrambi i brani sono sotto licenza Creative Commons e si possono ascoltare o scaricare liberamente da Jamendo.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
La famiglia del granduca Ludwig d'Assia.
La famiglia del granduca Ludwig d’Assia. Da sinistra a destra: Aleksandra Foedorovna (Alix), Elisabeth, il granduca Ludwig, Alice, il principe Ernst Ludwig. 1879, olio su tela di Heinrich von Angeli. Royal Collection. Fonte: Wikimedia Commons.
Altre immagini:
La principessa Alice nel 1871. Foto di Franz Backofen. Fonte: Wikimedia Commons.
Ludwig nel 1860 circa. Fotografo sconosciuto. Fonte: Wikimedia Commons.
Alice e il fidanzato Ludwig nel 1860. Foto di William Bambridge. Fonte: Wikimedia Commons.
La famiglia d’Assia nel 1876 circa. In senso orario da sinistra: Elisabeth, Ludwig con in braccio Marie, Alice, Viktoria, Irene, Ernst e Alix (Aleksandra) al centro. Foto di Hills & Saunders Fonte: Wikimedia Commons.

I presunti Romanov

Mille e una Anastasija

Dagli anni ’20 in poi del ‘900 molte donne e uomini affermarono di essere i figli perduti di Nicola II e sua moglie Alexandra. In un mondo dove davvero accadeva che le persone sparissero e riapparissero altrove, dove  la parola “DNA” era poco più che fantascienza furono in molti a credere che questa o quella persona fossero, di volta in volta, una delle Granduchesse o lo zarevic Aleksej, complice anche l’assoluto mistero in cui era avvolta la storia della Famiglia Imperiale Russa.

Riguardo la storia di Anna Anderson ricordiamo il film del 1956 “Anastasia” con Yul Brinner e quello omonimo di casa Disney del 1996, entrambi molto romanzati.  Non ci risultano trasposizioni riguardanti gli altri pretendenti.

Mentre raccontiamo di Anna Anderson c’è un piccolo refuso  quando io, Anna Lisa, mi riferisco a un “tutore di Alexandra”, ovviamente volevo dire “tutore di Anastasija”. Mi scuso.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
  • “Fate of Romanovs” di Greg King e Penny Wilson,  ed. Turner Pub, Londra, 2005
  • Pagina cimiteriale di Eugenia Smith
  • “The Romanovs: the final chapter” di Robert K. Massie ed. Head of Zeus, Londra, 2016
Musiche usate per la puntata:

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
Anna Anderson, Evgenia Smith, Eleonora Krüger
Altre immagini:
Poster del film “Anastasia” del 1956

Aleksandra Feodorovna Romanova: la fine dei Romanov

La morte della famiglia imperiale per mano dei bolscevichi

Nel 1917 i fermenti in Russia erano ormai tali da costringere Nicola II ad abdicare e, dopo una brevissima parentesi, il potere finì in mano alla Duma guidata da Aleksandr Kerenskij. Un anno dopo Lenin prese la guida del Paese e per la famiglia imperiale, già agli arresti dalla primavera del 1917, questo fu l’inizio della fine. Troppo scomodi per i loro parenti europei, troppo scomodi per i bolscevichi, che temevano la vittoria del movimento dei filomonarchici Bianchi, dei Romanov fu ordinata la morte nell’estate del 1918.  In questa puntata ripercorriamo le loro orme dall’arresto fino alla morte e alla sepoltura affrettata nella foresta di Koptjaki.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
  • “L’ultima zarina” di Greg King, Mondadori 1997
  • “L’ultimo zar. Vita e morte di Nicola II” di Edvar Radzinskij Dalai, 2001
Musiche usate per la puntata:
  • Sottofondo principale: “Maybe It Was True” di Mattia Vlad Morleo.
  • Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic.

Tutti i brani sono sotto licenza Creative Commons.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
Il seminterrato dove furono uccisi i Romanov.
Altre immagini:
Casa Ipat'ev nel 1928
L’esterno di Casa Ipat’ev a Yekaterinburg nel 1928

Speciale estate 2021: il “Sass de le crosete” e il “Sass de la monaca” a Pejo (TN)

Due testimonianze del paganesimo e della stregoneria nell’alta Val di Sole.

Durante le vacanze estive in Val di Sole abbiamo visitato il Museo delle Streghe di Pejo e i luoghi dei dintorni dove persistono tracce del passato pagano della valle. Purtroppo, essendo inesperti nell’arte della registrazione video in esterni, abbiamo dovuto buttare via una parte significativa del materiale in quanto l’audio era pressoché inascoltabile.
Si sono salvate soltanto le parti relative al “Sass de le crosete ” e al “Sass de la monaca”, che qui vi presentiamo.

(Per vederlo su Youtube potete usare il link diretto)

00:00 Sigla
00:19 Introduzione
01:45 Sass de le crosete
04:04 Sass de la monaca
08:03 Titoli di coda

Musiche di sottofondo:

Come trovare il Sass de le crosete


Visualizza mappa ingrandita

Come trovare il Sass de la monaca


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Aleksandra Feodorovna Romanova: la Grande Guerra

La vita della zarina Alsksandra dall’incontro con Rasputin allo scoppio della Prima Guerra Mondiale

Intanto una piccola nota: oltre all’associazione Supolka citata nella puntata del podcast, per saperne di più sulla Bielorussia nella sua situazione attuale andate alla pagina Instagram di Movements for Freedom, costituito da studenti universitari di Padova che si battono con ferocia e costanza. Trovate interviste, post di approfondimento e molto altro. Sono giovani che meritano attenzione e seguito, oltre a essere un’ottima speranza per il futuro.

Tornando a noi: negli anni dal 1905 al 1917 si formò l’humus perfetto per la rivoluzione. Uno zar inadeguato, una zarina distante, una corte frequentata da un uomo di dubbia reputazione, una situazione internazionale complicata e una situazione interna pronta a esplodere. Scioperi, scandali, voci incontrollate e timori costellarono questi dodici anni. Nel 1914 quando scoppiò la guerra la Russia era impreparata e inadatta ad affrontare un conflitto di tale portata. L’assenza di Nicola diede spazio ad Aleksandra che rifiutò di ascoltare consigli esterni fidandosi solo di se stessa, dando luogo a scontenti, rimpasti di governo e malumori. L’intransigenza di Aleksandra era anacronistica rispetto al momento che stava attraversando l’Europa e il suo rifiuto di cedere a ragionevoli richieste fu dannoso oltre misura. Il suo senso di protezione verso il trono di Nicola fu visto come una cieca ambizione personale. Del resto lo zar fu sempre incapace di opporsi alla moglie e si fidò spesso delle persone sbagliate. La morte di Rasputin fu il preludio alla Rivoluzione di cui parleremo nel prossimo episodio.

Errata corrige

Alla posizione 25:51 minuti viene detto che l’arciduca Francesco Ferdinando venne ucciso a Belgrado, ma è chiaramente un refuso! Si tratta di Sarajevo, non di Belgrado.
Ci era sfuggito in fase di montaggio, grazie a Marco per avercelo segnalato. Abbiamo messo una nota anche nell’audio.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
  • “L’ultima zarina” di Greg King, Mondadori 1997
  • “L’ultimo zar. Vita e morte di Nicola II” di Edvar Radzinskij Dalai, 2001
Musiche usate per la puntata:
  • Sottofondo principale: “Story” del musicista francese Meydän.
  • Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic.

Tutti i brani sono sotto licenza Creative Commons.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
Foto: la zarina con i figli Anastasija, Marija e Aleksej, anno 1909
La zarina con i figli Anastasija, Marija e Aleksej, anno 1909. Fonte: wikimedia commons.
Altre immagini:
Foto: i Romanov alle celebrazioni del trecentenario
Nicola II (al centro) con Aleksandra e il figlio Aleksej (tenuto in braccio da un cosacco) durante le celebrazioni per i 300 anni della famiglia Romanov, nel 1913. Foto di Henry Guttmann; fonte: wikipedia.
Foto: in barca
Il capitano Nikolai Sablin, la granduchessa Olga, la zarina Alexandra e lo zar Nicola II in barca sul fiume Dnieper vicino a Mogilev (1916). Fonte: wikimedia commons.

Il podcast amatoriale di storia